Si è spento Don Ruggero Camagni

Si è spento Don Ruggero Camagni, cappellano di Malpensa e Milano 2
Si è spento Don Ruggero Camagni e i suoi funerali saranno celebrati lunedì 14 alle 12.30 proprio nella chiesa di Dio Padre a Milano 2
Giovedì 10 novembre 2022 si è spento Don Ruggero Camagni, era stato lo storico parroco di Milano 2 e, successivamente, dell’aeroporto della Malpensa.
Don Ruggero era nato a Milano il 27 aprile 1936: ordinato sacerdote il 27 giugno 1964 dall’allora arcivescovo Giovanni Colombo.
Il sacerdote era arrivato a Segrate, nel 1976, quando la parrocchia di Milano 2 non esisteva ancora.
Lui all’epoca era il vicario parrocchiale di Lavanderie e grazie alla sua attività la comunità del quartiere segratese ha iniziato a raccogliersi.
Quando la chiesa di Dio Padre doveva ancora non c’era ancora Don Ruggero celebrava le funzioni religiose nel salone della scuola elementare.
Don Ruggero ha sempre mantenuto un legame strettissimo con Milano 2 e la chiesa di Dio Padre che è stata la sua casa fin dal 1989.
Progettò la chiesa con gli architetti Giancarlo Ragazzi e Giuseppe Marvelli e volle pensarla come luogo di incontro e di preghiera per i credenti di tutte le confessioni.
Fu il Cardinale Carlo Maria Martini a posare la prima pietra nel 1980 e a celebrare la prima messa il 19 dicembre 1981.
Don Ruggero ha lasciato la parrocchia di Milano 2 nel 1989 quando il Cardinale Carlo Maria Martini lo nominò parroco a Milano nella parrocchia Madonna di Fatima.
Successivamente nel 2005 il Cardinale Dionigi Tettamanzi lo nominò parroco a Somma Lombardo nella frazione di Case Nuove e Vizzola Ticino-Castelnovate dove rimase fino al 2008.
Inoltre dal 2005 al 2018 ha anche ricoperto il ruolo di cappellano dell’aeroporto di Malpensa.
In tale veste Don Ruggero nel novembre del 2009 accolse in aeroporto anche l’arcivescovo Cardinale Angelo Scola in occasione della visita Pastorale.
Don Ruggero è stato il prete di chi a Natale era al lavoro in aeroporto e di chi era di passaggio.
Il sacerdote prestava la sua opera alla varia umanità che popola l’aerostazione, agli invisibili che in quei luoghi trascorrono pezzi di vita.
La sua cappella in aeroporto era aperta anche ai musulmani di passaggio o lavoratori dell’aeroporto, che potevano trovare un angolo per le preghiere giornaliere.
Don Diego nel 2008 era diventato “sacerdote residente” (praticamente in pensione) a Case Nuove di Somma Lombardo dove si è spento.
Maria Ede lo ricorda in una testimonianza.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.