L’America, la Russia, e non solo, solo in tanti interessati al destino politico dell’Italia
L’America interferisce. Sono tante le voci impensierite dalla “bomba” elettorale che ci si aspettava.
Non è una novità di ora, e non è neanche il caso di farci condizionare piu’ di tanto.
Berlusconi ha parlato dei finanziamenti russi ai tempi del Partito Comunista e quelli erano soldi sicuramente versati.
Persino Monti è sceso in campo a tal proposito:
“Inviterei gli americani a trasmetterci le informazioni che possano avere conseguenze
perché se non è una fuga di notizie e se c’è, anzi, una partecipazione dell’amministrazione americana a questo documento, anche un’uscita di questo genere.
Può essere ritenuta un’interferenza nella nostra campagna elettorale. Su queste questioni gli Stati devono essere puntigliosi”.
Tutti scatenati, loro dichiarazioni
Medvedev scatenano la polemica: “Alle urne punite i governi idioti”.
Letta: “La Lega rompa l’accordo con Putin“. Salvini: “Votano gli italiani, non i russi”
Gli affari prima di tutto
Ricordiamo gli affari dei russi a Londra come i legami tra le banche italiane e la Russia, e tanti russi che comprano case in Sardegna (fratelli Musa e Mavlit Bazhaev).
Altri esempi di danni veri, con l’abbandono dei russi
l’uscita del colosso Rosneft dalla Saras, il gruppo petrolifero controllato dalla famiglia Moratti che ha la sua base operativa a Sarroch, nella città metropolitana di Cagliari.
L’addio definitivo risale al gennaio 2017, quando Rosneft decise di vendere il proprio 12% restante nella compagnia di raffinazione sarda.
I dubbi ci sono e ci saranno sempre, i partiti si sovvenzionano in vari modi, e in America con le lobby delle armi...quindi non facciano i moralisti, proprio loro.
Gli italiani saranno prima o poi liberi? Ne dubitamo.