Aumenti della tariffa: “Le agenzie del Trasporto pubblico locale (Tpl) sono assolutamente liberi di decidere se applicare o meno gli aggiornamenti Istat.
Spetta a loro la scelta, nel caso decidessero di agire in quella direzione, di come e dove andare ad incidere con le rimodulazioni e di come accordarsi o compensare le aziende”.
Così l’assessore alle Infrastrutture e trasporti di Regione Lombardia Claudia Terzi interviene sulle notizie riguardanti la tariffa dei biglietti del Trasporto pubblico locale.
“Da parte nostra possiamo evidenziare che eventuali aumenti decretati dalle Agenzie
che dipendono principalmente dalle Amministrazioni comunali dei capoluoghi di Provincia e per il caso di Milano anche dalla Città metropolitana
si rivelerebbero più contenuti qualora le Agenzie operassero le decurtazioni derivanti dalle verifiche del raggiungimento degli obiettivi qualitativi definiti preventivamente dalle Agenzie stesse”.
“Va altresì rilevato che gli attuali adeguamenti sono stati fortemente richiesti da aziende e associazioni del settore, che restano in sofferenza a causa del calo degli introiti in seguito alla pandemia e al tema dell’aumento generalizzato dei costi”.
IL CASO DI MILANO – “Il caso di Milano è poi particolare dato che i servizi Atm sono tuttora gestiti dal Comune e il ricavato dei biglietti alimenta il bilancio comunale.
Il Comune di Milano, in quanto ente regolatore, può dunque proporre in autonomia di evitare aumenti dei biglietti facendovi fronte col proprio bilancio”.
Nella sostanza Comune e Regione addossano l’uno l’altro la colpa degli aumenti e i pendolari sono in mezzo, pagano.
Una perla comunicativa che non è sfuggita: