“colpo di calore” per il mancato utilizzo del capo di vestiario “polo”, analisi del Direttivo Nazionale S.I.A.M.O. Esercito
Siamo purtroppo, abituati dai pentastellati e ora anche da Draghi ex tecnico, ora politico, agli annunci e al clientelismo con le “mancette”, oggi le 200 euro, domani altro.
Guardano i sondaggi e distribuiscono per sedare crisi/rivolte possibili e probabili nelle zone a rischio dell’ex Bel Paese.
Cosa evidenzia il SIAMO
“Tutte le Forze Armate si sono dotate già da tempo di questo capo, nell’Esercito Italiano abbiamo assistito negli anni solo ad un debole intervento nel 2013 per la sua istituzione
Ma senza introduzione nel ciclo logistico e quindi senza che nessuno predisponesse la successiva distribuzione, riservando la possibilità del suo acquisto al personale tramite il libero commercio”
E prosegue: ” predisponendone un utilizzo esclusivo all’interno dell’infrastruttura militare e soltanto laddove tutto il personale ne fosse in possesso.”
La richiesta del SIAMO
un intervento dello Stato Maggiore Esercito, per l’introduzione e la distribuzione della polo, non solo per uniformare il nostro esercito a quanto già previsto per le altre amministrazioni
Ma soprattutto per prevenire i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, eliminando nel contempo le molteplici criticità derivanti da una applicazione difforme delle disposizioni sull’uso delle uniformi.