Creval assorbita, allerta degli utenti per possibili disservizi
Con la fusione tra Crédit Agricole Italia e Creval, prevista per il 2022, saremo ancora più vicini al tessuto economico e sociale dei territori, mettendo a disposizione di colleghi, stakeholder, azionisti e clienti tutti i vantaggi dell’appartenenza ad un grande gruppo internazionale.
Questa operazione – ha aggiunto Maioli – costituisce una nuova e bellissima pagina di storia per un gruppo che da decenni investe nell’Italia e nelle sue potenzialità”. Alla fine dell’opa, il Credit Agricole controllava il 91,17% del capitale di Creval e durante il periodo di sell out ha ricevuto richieste di vendita pari al 2,616% del capitale (il 29,617% delle azioni residue) ma ha anche comprato azioni sul mercato, “al di fuori dell’adempimento dell’obbligo di acquisto”.
Il Credit Agricole è salito al 97,203% del capitale del Creval
La banca cerca di rassicurare i clienti informandoli del passaggio indolore.
Il cambio di iban ad esempio, potrebbe causare parecchi disservizi e questo dovrebbe essere automatico
La banca per sicurezza chiede comunque di avvisare del cambio di iban in caso di bonifici
Vedremo cosa succederà e speriamo ed auspichiamo non ci siano problemi, certo è che se non si automatizzano questi passaggi, avremo mancati pagamenti per es. gestori delle utente dell’energia e/o dei telefoni.
Una situazione analoga si era verificata tempo fa a Busto, nel passaggio tra una banca e l’altra.
Nel caso di insoluti la banca dovrà accollarsi tutti gli oneri conseguenti, afferma GIUSEPPE CRISEO, Presidente di CASA DEGLI ITALIANI