Festa di partito: il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani “si stanno affacciando tecnologie di quarta generazione, senza uranio arricchito e acqua pesante. Se a un certo momento si verifica che i chili di rifiuto radioattivo sono pochissimi, la sicurezza elevata e il costo basso è da folli non considerare questa tecnologia”
chi è Cingolani?
Trascorre l’infanzia a Bari[4] e si laurea in fisica presso l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro nel 1985. Sempre a Bari ha conseguito il dottorato nel novembre 1988. Nel 1990 si è perfezionato alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Dal 1988 al 1991 è stato membro dello staff della Società Max Planck di Stoccarda in Germania, sotto la direzione del premio Nobel per la fisica professor Klaus von Klitzing.
Non si tratta del solito esponente sortito in politica dal nulla, è un tecnico di un certo livello ma ora fa il ministro e in tale ruolo dovrebbe essere molto, ma molto piu’ prudente, a meno che non venga utilizzato dalle lobby che sponsorizzano Draghi per fare l’uscita a effetto e vedere la reazione popolare.
Nel settembre 2021 intervenendo ad un convegno di Italia viva ha ribadito la propria posizione di favore al nucleare[14] ed affermato che: “Il mondo è pieno di ambientalisti radical chic ed è pieno di ambientalisti oltranzisti, ideologici, loro sono peggio della catastrofe climatica verso la quale andiamo sparati, se non facciamo qualcosa di sensato… Sono parte del problema“.
Vantaggi: Una centrale nucleare non emette CO2, riduce il ricorso al petrolio e la sua dipendenza del nostro paese a fronte di rischi e problemi irrisolvibili come la localizzazione delle centrali, il rischio terrorismo, lo smaltimento delle scorie, il loro trasporto, ecc.
Ci sono ben altre possibilità di produrre energia con le centraline nei fiumi come nei paesi di montagna, col solare, con l’eolico, oppure energia da biomasse, prodotta con scarti di legno o biocombustibili; energia geotermica, prodotta dal calore della terra.
E nel contempo attivare il massimo risparmio energetico, sistemando le tubature dei comuni, e l’efficienza energetica delle case non solo dei condomini come sta avvenendo ora, con la possibilità reale per tutti, senza vincoli burocratici incredibili come quelli attuali.
Draghi a altri per lui, nonostante riesca per ora a tenere assieme “destra ” e “sinistra” con le poltrone, non può soverchiare e oltrepassare i limiti del suo mandato con scelte già bocciate in passato, vedi referendum sul nucleare.
GIUSEPPE CRISEO
Presidente
CASADEGLITALIANI
Un pensiero riguardo “Italia, no al ritorno al nucleare, nonostante il parere del Min.Cingolani”