Conte con Colao

Referendum, non si firma con lo spid

Strano ma vero, si investe nella comunicazione per utilizzare gli spid in tutti gli uffici pubblici e poi si casca… sul referendum

La notizia ci arriva da una delle piu’ famose associazioni dei consumatori: l’ADUC, Associazione Diritti Utenti e Consumatori:

” Lo spid serve a identificarsi legalmente in un atto formale.
In periodo pandemico lo spid appare ancora più necessario per tante pratiche che si possono espletare a distanza senza dover rischiare di farlo in presenza.
Apprendiamo che il ministero della Giustizia si è opposto alla possibilità di firmare i referendum via Spid, richiesta formulata dai proponenti di raccolte referendarie in corso.
La ratio? Misteriosa. Ovviamente è legittimo pensare a boicottaggio per l’uso dei referendum… boicottaggio prettamente politico che le autorità preposte dovrebbero bloccare. Subito! Ché se lo fanno coi tempi tradizionali di questioni del genere, le raccolte firme saranno presumibilmente finite da tempo (tre mesi e, tutte – eutanasia e giustizia – si esauriscono con la fine dell’estate).

Chissà cosa ne pensa il ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao: spid con un peso (senza non si possono fare tante cose) e due misure (c’è chi sceglie le cose buone e quelle cattive?).”

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