Magistratura, giochi di potere e traffici venali

 “Gli eventi di questi giorni sono una ferita profonda e dolorosa alla magistratura e al Consiglio superiore. L’associazionismo giudiziario è stato un potente fattore di cambiamento e di democratizzazione della magistratura. E ancora oggi svolge un ruolo prezioso. Ma consentitemi di dire che nulla di tutto ciò vedo nelle degenerazioni correntizie, nei giochi di potere e nei traffici venali di cui purtroppo evidente traccia è nelle cronache di questi giorni. E dico che nulla di tutto ciò dovrà in futuro macchiare l’operato del Csm. Siamo di fronte a un passaggio delicato: o sapremo riscattare con i fatti il discredito che si è abbattuto su di noi o saremo perduti” , afferma David Ermini ( vice presidente CSM) al plenum di Palazzo dei Marescialli.

Passaggio pesante di un discorso concordato col Capo dello Stato preoccupato dalle carte emergenti e dallo scandalo delle nomine concordate e pilotate da correnti interne dietro le quali ci sono interessi politici di esponenti del PD.

La logica della politica è entrata da tempo in certa magistratura ( senza accomunare tutti) politicizzata: risvolti preoccupanti che minano le basi della democrazia anche se Ermini afferma pure: “il Csm e la magistratura hanno al loro interno gli anticorpi necessari per poter riaffermare la propria legittimazione agli occhi di quei cittadini nel cui nome sono pronunciate le sentenze”. 

Fatto sta che finora questi anticorpi non si sono visti ne sentiti visto che siamo arrivati a queste degenerazioni. Arriva anche altri distinguo: “È un errore – aggiunge – descrivere questa vicenda come una guerra tra correnti. Le correnti, come ha ben scritto la segreteria di Unicost nel suo documento della scorsa settimana, sono le vittime di una vicenda connotata da individualismo, smania di potere, intolleranza alle regole”. ( Giuseppe Cascini, consigliere eletto da Area, la corrente di sinistra delle toghe ).

Come funziona? ” di notte, sempre gli stessi, per decidere a tavolinole nomine dei procuratori capi, spostando voti all’interno del Csm con l’obiettivo di individuare ed eleggere magistrati controllabili politicamente (Il Fatto quotidiano)

Queste degenerazioni sono un muro allo sviluppo democratico del Paese, che si poggia sulla divisione dei poteri che se verrebbero messi in discussione una volta provati ed accertati comportamenti anomali e preoccupanti come quelli sopra citati.

Nello scandalo uscito alla scoperto si parla di Palamara che era alla presidenza dell’Associazione nazionale magistrati ed ex membro togato del Consiglio nazionale della magistratura, non uno qualsiasi ( a cui auguriamo che faccia chiarezza e dimostri la sua innocenza).

Palamara è  leader della corrente Unicost (Unità per la costituzione), una corrente importante del CSM.

Come funziona e cos’è il CSM?

Il CSM è organo di autogoverno con lo scopo di garantire l’autonomia e l’indipendenza della magistratura dagli altri poteri dello Stato, come previsto dalla Costituzione italiana agli articoli 104105106 e 107.

Nel tempo però, al di là delle funzioni costituzionali il CSM è diventato il riferimento della magistratura per le sue funzioni di rappresentanza del potere giudiziario nei rapporti con gli altri poteri, facendo proposte sui disegni di legge nell’ambito della giustizia.

Ricordiamo che l’art. 110, della Costituzione assegna al ministro della giustizia il compito di curare l’organizzazione e il funzionamento dei servizi relativi alla giustizia, ferme restando le competenze del CSM; l’art. 101, comma 2, inoltre, garantisce la piena autonomia e indipendenza dei giudici da ogni altro potere dichiarando che essi sono soggetti soltanto alla legge.

Il CSM è composto da 27 membri e presieduto dal presidente della Repubblica che vi partecipa di diritto assieme al procuratore generale della Corte suprema di cassazione e al il primo presidente. Gli altri 24 componenti sono eletti per i 2/3 da tutti i magistrati ordinari tra gli appartenenti a tutte le componenti della magistratura (membri togati, 16) e per 1/3 dal Parlamento riunito in seduta comune tra i professori universitari in materie giuridiche e avvocati che esercitano la professione da almeno quindici anni (membri laici, 8). 

Il CSM interviene per :

  • assunzione (sempre tramite concorso pubblico);
  • assegnazione ad un incarico;
  • promozione;
  • trasferimento;
  • attribuzione di sussidi ai magistrati e alle loro famiglie;
  • procedimento disciplinare;
  • nomina dei magistrati di Cassazione
  • nomina e revoca dei magistrati onorari.

Se però al suo interno ci sono correnti che fanno riferimento ai partiti si le sue funzioni possono essere oggetto di contrattazione politica spostando in certe sedi alcuni magistrati secondo logiche che non sarebbero di tutela della magistratura ma di correnti politicizzate e questo influisce e va contro la logica dei principi cardine della democrazia, terzietà e autonomia.

La politicizzazione entra in conflitto con l’Art. 104 che parla di” ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere. “

SI IMPONE A QUESTO PUNTO UN RINNOVO DEL CSM CAMBIANDONE LE LOGICHE CHE DEVONO RISPETTARE LA COSTITUZIONE IN TUTTI I SUOI PUNTI, e SOPRATUTTO NON CI POSSONO ESSERE MAGISTRATI CHE DALLA POLITICA ENTRANO NELLA MAGISTRATURA E VICEVERSA.

LE DUE COSE SONO INCONCILIABILI, DAL NOSTRO PUNTO DI VISTA

GIUSEPPE CRISEO

Presidente

CASADEGLITALIANI

PUBBLICATO SU VARESE PRESS GIORNALE ONLINE, https://varesepress.info/2019/06/08/casadeglitaliani-contro-le-logiche-perverse-della-magistratura-di-sinistra/

Un pensiero riguardo “Magistratura, giochi di potere e traffici venali

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