Dante escluso da scuola a Treviso?

ESONERO DALLO STUDIO DELLA DIVINA COMMEDIA PER DUE STUDENTI MUSULMANI: SCATTA LA POLEMICA A TREVISO

Treviso, 24 maggio 2024 – Due studenti di terza media di una scuola di Treviso sono stati esonerati dallo studio della Divina Commedia di Dante Alighieri. La decisione, motivata dal carattere religioso dell’opera, è stata presa in seguito alla richiesta delle famiglie dei ragazzi, di fede musulmana.

Il Professore e la Richiesta di Esenzione

La vicenda è iniziata quando il professore di lettere, consapevole del contenuto religioso dell’opera di Dante, ha scritto alle famiglie degli studenti già esentati dall’ora di religione. Nel messaggio, il docente chiedeva il consenso per trattare la Divina Commedia.

Le famiglie dei due studenti musulmani hanno quindi chiesto l’esenzione.

Programma Alternativo

Gli studenti non dovranno partecipare alle lezioni sulla Divina Commedia né sostenere compiti o interrogazioni sull’argomento. Il professore ha predisposto per loro un programma alternativo dedicato a Giovanni Boccaccio.

Reazioni e Polemiche

La decisione ha suscitato polemiche. Il sindaco di Treviso, Mario Conte (Lega), ha espresso la sua perplessità: “Fatico a comprendere la scelta della dirigente scolastica di esonerare gli studenti dallo studio di Dante Alighieri, ritenuto offensivo dei valori e della cultura islamica. La cultura deve essere inclusione e integrazione. La Divina Commedia è l’opera cardine della letteratura italiana”.

Cultura e Inclusione

Il sindaco ha sottolineato l’importanza dello studio della Divina Commedia nel percorso educativo: “Togliere Dante dal percorso didattico è un passo indietro, verso la divisione e l’esclusione della nostra cultura. Ritengo sia sbagliatissimo. Preferisco venga tolto tempo a TikTok e ai social rispetto a Dante. Meno telefonini e più Divina Commedia”.

Riflessioni

Questo episodio solleva questioni importanti sull’inclusione culturale e sull’insegnamento di opere letterarie con contenuti religiosi. È necessario bilanciare il rispetto delle diverse sensibilità religiose con il valore educativo delle opere fondamentali della letteratura italiana.

Conclusione

Il dibattito è aperto e riguarda non solo la scuola di Treviso ma anche il modo in cui le istituzioni educative gestiscono la diversità culturale e religiosa.

La scelta di esentare due studenti dalla Divina Commedia è un caso che invita a riflettere sulla necessità di trovare soluzioni che rispettino tutte le sensibilità senza sacrificare il patrimonio culturale condiviso.

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