Intercettazioni, scontro nel Governo

Intercettazioni, scontro nel Governo

il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari dice no al bavaglio all’informazione.

E spiega: “La qualità di una democrazia si misura anche dalla libertà della stampa di pubblicare notizie e opinioni scomode.

Servono delle regole, perché non può esistere il diritto alla gogna.

La soluzione tuttavia va individuata senza mettere il bavaglio ai tanti professionisti dell’informazione che contribuiscono a rendere la nostra società più informata e vigile”.

Gli interessi dei partiti di Governo, sono diversi, è noto a tutti

Nordio ha in mente, anche se non lo mai detto pubblicamente, certe informazioni su Berlusconi.

Mettere in piazza cose private non va bene, ma Berlusconi era un avversario da colpire e parliamo della sinistra, ma non solo.

Oggi rischiamo però, che per tutelare la privacy ed evitare la pubblicazione di dettagli che non hanno risvolti giuridici, ma pesano sul piano politico.

La Lega la vede diversamente e cerca di ricavarsi uno spazio politico diverso.

Questo è quanto sta accadendo.

Le intercettazioni sono un modo di di posizionarsi, ma sappiamo tutti quanto sono importanti, tutti dai magistrati alle forze dell’Ordine, ne sono convinti.

Il ministro Matteo Piantedosi  sottolinea che:

“le intercettazioni sono importanti, sicuramente per i reati di terrorismo e di mafia e per tutto ciò che può portare ad indagini su reati importanti.

Non credo che Nordio abbia mai messo in discussione questo principio, al di là poi di affermazioni che si prendono in contesti diversi.

Porto la testimonianza presa in Consiglio dei Ministri:

il governo non intende toccare il sistema delle intercettazioni o rivederlo depotenziando gli strumenti di indagine, men che meno su mafia e terrorismo.

La discussione lanciata” da Nordio, “e credo che su questo siamo tutti d’accordo, è sull’abuso”.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.