Reddito di cittadinanza, protestano i Navigator, incredibile ma vero, succede anche questo in questa Italia che scade ogni giorno di piu’, commenta Giuseppe Criseo, Presidente di CASA DEGLI ITALIANI.
La notizia è riporta dalla famosa agenzia ANSA
“grave errore non prorogare i contratti ai Navigator” nella manovra. “Professionisti, selezionati e formati, che hanno reso un enorme contributo all’intero sistema delle politiche attive nazionali, oltre che sulle attività specifiche legate al Reddito di cittadinanza”.
La protesta dei sindacati Nidil-Cgil, Felsa-Cisl e Uiltemp
Lo sostengono i sindacati Nidil-Cgil, Felsa-Cisl e Uiltemp, facendo sapere che il 18 novembre saranno in piazza a Roma con i Navigator e chiederanno “a tutte le forze politiche di rivedere questa scelta sbagliata, affinché venga trovata una soluzione per dar loro continuità” inserendoli nelle attività previste dal Pnrr.
Entriamo nel merito
La finalità del lavoro della nuova figura professionale del Navigator è trovare offerte di lavoro congrue per i beneficiari del Reddito di Cittadinanza e inserirli in un percorso lavorativo e professionale.
Tutti abbiamo diritto a un lavoro, ma al di là del principio costituzionale sacrosanto, occorre essere capaci di fare un lavoro, ed essere messi nelle condizioni di farlo.
Su Formazione 24 si spiegano i dettagli della “figura professionale”
Con chi lavora il Navigator?
Nello specifico il Navigator, questa nuova figura professionale, aiuta i Centri per l’Impiego a:
- fornire supporto operativo e motivazionale
- organizzare incontri di verifica
- organizzare lavoratori di ricerca attiva del lavoro
- verificare il rispetto della normativa e degli impegni assunti dai beneficiari
- supportare le azienda tramite un’attività di preselezione
- monitorare l’andamento del rapporto lavorativo
Risultati negativi sotto tutti i punti di vista
Reddito di cittadinanza che Pensione di cittadinanza, dal 1° aprile 2019 al 30 giugno 2020 sono quasi 3,5 milioni gli individui beneficiari, per un totale di quasi 1,5 milioni di famiglie, che hanno ricevuto in media un ammontare mensile che va da 525 euro (solo reddito) a 561 euro (reddito e integrazione per l’affitto) a 641 euro (reddito e integrazione per il mutuo), fonte Ministero del Lavoro
Caso Lombardia, Calabria e Sicilia
Lombardia: totale di 71.580 nuclei suddivisi tra Pensione di Cittadinanza (17,3%) e Reddito di Cittadinanza (82,7%):
La media dell’importo mensile per i nuclei beneficiari RDC/PDC è pari a 416 euro ed è più bassa della media nazionale. Il 50,4% dei nuclei beneficiari è composto da 1 single (sopra la media nazionale) e le famiglie con almeno un minore sono il 30,2%. Il 40% dei nuclei beneficiari RdC è indirizzato ai Centri per l’Impiego (sotto la media nazionale), il 51,6% è
indirizzato ai Servizi Sociali (sopra la media nazionale), mentre l’8,5% dei nuclei beneficiari non è
tenuto agli obblighi (sopra la media nazionale).
Calabria
A settembre 2019 l’8% dei nuclei familiari residenti in Calabria è beneficiario del Reddito/Pensione di Cittadinanza, per un totale di 62.584 nuclei suddivisi tra Pensione di Cittadinanza
(8,8%) e Reddito di Cittadinanza (91,2%). L’ambito con il più alto numero di nuclei beneficiari è quello di “Reggio Calabria”.
La media dell’importo mensile per i nuclei beneficiari RDC/PDC è pari a 493 euro ed è più alta della media nazionale. Il 34,3% dei nuclei beneficiari è composto da 1 single (sotto la media nazionale) le famiglie con almeno un minore sono il 37,5%. Il 61,2% dei nuclei beneficiari RdC è indirizzato ai Centri per l’Impiego (la regione con la percentuale più alta), il 34,7% è indirizzato ai Servizi Sociali (sotto la media nazionale), mentre il 4% dei nuclei
beneficiari non è tenuto agli obblighi (sotto la media nazionale.
Sicilia
Dati a settembre 2019.
A settembre 2019 l’8,0% dei nuclei familiari residenti in Sicilia è beneficiario del Reddito/Pensione di Cittadinanza, per un totale di 160.253 nuclei suddivisi tra Pensione di Cittadinanza (10,7%) e Reddito di Cittadinanza
(89,3%). L’ambito con il più alto numero di nuclei beneficiari è quello di Palermo. La media dell’importo
mensile per i nuclei beneficiari RDC/PDC è pari a 541,3 euro ed è più alta della media nazionale. Il 32,2% dei
nuclei beneficiari è composto da 1 single (sotto la media nazionale) e le famiglie con almeno un minore sono il
40%. Il 57,7% dei nuclei beneficiari RdC è indirizzato ai Centri per l’Impiego (sopra la media nazionale), il
38,3% è indirizzato ai Servizi Sociali (sotto la media nazionale), mentre il 4% dei nuclei beneficiari non è
tenuto agli obblighi (sotto la media nazionale).
UNA MONTAGNA DI SOLDI CHE NON SEMPRE E’ FINITA NELLE MANI DI PERSONE BISOGNOSE, VEDI MAFIOSI, CARCERATI, E TRUFFATORI DI OGNI GENERE.
Nessuno dice che non bisogna aiutare i bisognosi, ma ci deve essere risposte serie e positive: creazione di posti di lavoro veri ( agricoltura, artigianato, mondo delle professioni) con corsi professionali per l’avvio a guadagnare dignitosamente.
Si ‘è assistito ad uno sperpero enorme di denaro pubblico che non ha sortito i benefici sortiti: i 5 Stelle hanno fatto promesse clientelari e preso i loro voti e ora siamo a un bivio, ci andranno di mezzo tanti bisognosi assieme ai furfanti.
I soldi si sudano e non si regalano: le persone oneste che hanno dignità e volontà vanno avviate al lavoro nelle professioni richieste dal mondo del lavoro, e non con cifrette che non permettono di vivere e costringono a lavori in nero che rovinano interi settori per es. quello agricolo e/o quello turistico.