Governo in affanno colpisce taxi e ncc

NCC CHIEDONO ASCOLTO E LEGALITA’, CASADEGLITALIANI LI APPOGGIA

La lunga battaglia degli NCC prosegue con una richiesta coordinata e concreta di quasi tutte le sigle sindacali

Gli NCC chiedono rispetto e ascolto, superamento delle incertezze normative nonche’ riconoscimento nelle trattative.

SEGUE ARTICOLO TRATTO DA VARESE PRESS, https://varesepress.info/2019/07/30/ncc-compatti-sulle-richieste-al-ministero-delle-infrastrutture-e-trasporti/

ANITRAV, COMITATO A.I.R., FAI TRASPORTO PERSONE, FAI CONFCOMMERCIO, FEDERNOLEGGIO CONFESERCENTI, FION, UNITI PER L’ITALIA, quasi tutte le sigle del settore hanno formulato una serie di punti in risposta all’incontro al Ministero il 26 luglio.
Le considerazioni condivise riguardano il foglio di servizio che dovrebbe servire a censire gli NCC in regola con l’obiettivo di garantire l’accesso alle ZTL superando di fatto le molteplici interpretazioni e regolamentazioni comunali ma soprattutto la questione del rientro in sede:” Le prenotazioni, come stabilito dall’art. 11, comma 4, legge 21/1992, “sono effettuate presso la rimessa o la sede, anche mediante l’utilizzo di strumenti tecnologici”, circostanza che rende certamente possibile, per gli operatori, accettare prenotazioni attraverso strumenti che non presuppongano la presenza fisica di un operatore all’interno della sede e/o delle rimesse. Si richiede, pertanto, l’eliminazione della modifica proposta”.
Le Associazioni scriventi e firmatarie della proposta che proponiamo in forma integrale dopo la nostra sintesi, chiedono di essere convocate al più per superare attriti e interpretazioni che vanno a mettere in dubbio la sopravvivenza della categoria “ristabilire il diritto alla difesa e la tutela del lavoro per le aziende NCC, nonché il principio costituzionale della proporzionalità della sanzione rispetto alla violazione” apertura importante da parte degli NCC che non possono permettersi esborsi dovute a multe di dubbia natura.
L’obiettivo degli NCC e’ riportare la legalità: “praticare l’abusivismo è più grave di commettere violazioni formali nell’esercizio di una attività regolare e tassata. Oggi è esattamente il contrario”.
La lettera si chiude con un appello al rispetto della loro professione in quanto ,” non sono stati resi pubblici aggiornamenti in merito all’intesa da sancire in sede di Conferenza Unificata, necessaria al fine di identificare l’ambito territoriale di operatività degli operatori NCC”

Egregio Sottosegretario di Stato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, On. Michele Dell’Orco e.p.c. Dottor Guarente, Dottoressa De Martino, Dottoressa De Sanctis Osservazioni Associazioni NCC a Seguito di incontro 26/7 Egregio Sottosegretario, con la presente, le scriventi associazioni, di gran lunga maggiormente rappresentative in ambito nazionale, come da Sua richiesta desiderano formulare alcune considerazioni su quanto ci è stato mostrato presso il Ministero lo scorso 26 luglio. Preliminarmente occorre segnalare che sembra permanere un evidente malinteso ed errore concernente il foglio di servizio. Come noto, nelle more dell’adozione della versione digitale, è fatto obbligo ai conducenti di tenere a bordo del veicolo un foglio cartaceo disciplinato da una norma che, secondo quanto già segnalato dal Garante privacy al Ministero, “così come formulata, non è idonea a soddisfare i requisiti di proporzionalità richiesti dalla normativa in tema di protezione dei dati personali”. Considerando che il foglio di servizio costituisce lo strumento per verificare che gli operatori rispettino le nuove disposizioni, appare di fondamentale importanza un tempestivo intervento volto a rendere anche il foglio cartaceo, oltre a quello elettronico, compatibile con il GDPR. Accogliamo, viceversa, con favore lo sviluppo del REN. Da sempre le imprese NCC chiedono una regolamentazione univoca e certa allo scopo di favorire una concorrenza leale. Ma il REN non dev’essere la trasposizione digitale della confusione cartacea che oggi regna sovrana (e che la stessa motorizzazione ha potuto sperimentare nel tentativo di censire gli NCC, fornendo – lo scorso 26 luglio – un numero di 28.000 operatori a fronte dei 22.000 comunicati 5 mesi fa), bensì uno strumento autorizzativo efficace, capace di garantire pari condizioni di accesso e permanenza nel mercato, nonché uno strumento utile alla semplificazione. Pertanto, è opportuno che i Comuni possano accedere al REN per controllare i requisiti dei veicoli allorquando gli stessi accedano a corsie preferenziali e ZTL ai sensi dell’art. 11 della legge 21 del 1992. Troppo spesso ormai i Comuni fraintendono il senso dell’art. 7 del Codice della Strada ritenendo di poter autorizzare gli NCC alla percorrenza delle suddette aree attraverso ordinanze che prevedono centinaia di diverse modalità di adempimento. Il diritto di accesso a dette aree è sancito a livello primario dalla legge 21 del 1992 e non può essere compresso dalle previsioni delle ordinanze comunali. Le scriventi Associazioni segnalano l’opportunità di prevedere disposizioni specifiche rivolte ai Comuni affinché, per le amministrazioni comunali, sia sufficiente consultare il registro ai fini del controllo dei veicoli che accedano a corsie preferenziali e ZTL. Da ultimo si sottolinea l’urgenza assoluta di rendere, nel più breve tempo possibile, disponibile e funzionante il REN. Quanto alle modifiche alla circolare interpretativa del Ministero degli Interni, fermo restando che per ogni criticità che, una volta modificata, dovesse paventarsi rimane intatto il diritto di agire nelle opportune sedi, si segnala, in particolare, una criticità concernente la modifica proposta alla lettera f). La previsione di integrazione appare foriera di dubbi e, inoltre, lontana dallo spirito della norma, che prevede esclusivamente l’obbligo (fatte salve le note deroghe) di iniziare e terminare il servizio presso la sede o le rimesse. Le prenotazioni, come stabilito dall’art. 11, comma 4, legge 21/1992, “sono effettuate presso la rimessa o la sede, anche mediante l’utilizzo di strumenti tecnologici”, circostanza che rende certamente possibile, per gli operatori, accettare prenotazioni attraverso strumenti che non presuppongano la presenza fisica di un operatore all’interno della sede e/o delle rimesse. Si richiede, pertanto, l’eliminazione della modifica proposta. Resta inteso, comunque, che il settore rimane persuaso delle forti violazioni di diritto costituzionale e comunitario derivanti dalla norma primaria e che, qualora le legittime istanze del comparto dovessero essere disattese o si intendesse mettere in discussione lo status quo riferito, ad esempio, ai contratti in essere, non si esiterà a ricorrere alle opportune sedi giudiziarie. Atteso che le scriventi associazioni si sarebbero legittimamente aspettate la presenza del Ministro, come da sua promessa, resta ad ogni modo sconfortante l’atteggiamento tutt’altro che istituzionale di sostegno aprioristico ad un provvedimento senza alcuna possibilità o intenzione di accettare i contributi del settore. Quanto, infine, al generale tema del confronto tra codesto Illustre Ministero e la nostra categoria, si richiede: 1) Una nuova convocazione degli NCC in tempi brevi che veda disponibile il Governo a rivedere l’impianto della legge tenendo in debito conto i pareri già resi dall’Autorità Antitrust, dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti e dal Garante Privacy. 2) La cessazione immediata delle riunioni tra Ministero e comparto taxi che abbiano per oggetto le tematiche connesse al servizio NCC. Il confronto su questa nuova disciplina deve necessariamente avvenire con le rappresentanti Associazioni di categoria, anche al fine di evitare ricorsi alle Autorità competenti. 3) Considerati i plurimi i contenziosi in corso, l’EU PILOT 9411/2019, il ricorso alla Corte Costituzionale presentato dalla Regione Calabria, le istanze cautelari accolte dai giudici di pace del Paese e, da ultimo, il c.d. GDPR, di aggiungere l’esibizione della prenotazione in alternativa alla compilazione e tenuta a bordo del foglio di servizio. Una misura di buonsenso che da un lato conserva uno strumento di controllo utile negli accertamenti e, dall’altro, preserva i diritti fondamentali dei passeggeri, scongiura rilevanti azioni risarcitorie, favorisce la concorrenza a beneficio dei cittadini, oggi costretti a scegliere tra la propria privacy e l’utilizzo dell’NCC. 4) attuare la modifica dell’art. 82/83 che disciplinano la destinazione e l’uso dei veicoli e l’art. 85 cds. Il Codice della Strada è oggetto di rivisitazione in Parlamento. Attraverso audizioni di merito, diversi componenti della commissione trasporti, di maggioranza e opposizione, hanno espresso parere favorevole alla modifica dell’art. 85 e alcuni di loro hanno presentato emendamenti specifici. Si tratta di ristabilire il diritto alla difesa e la tutela del lavoro per le aziende NCC, nonché il principio costituzionale della proporzionalità della sanzione rispetto alla violazione. Si tratta inoltre di introdurre un principio che sembrerebbe normale ma così non è: praticare l’abusivismo è più grave di commettere violazioni formali nell’esercizio di una attività regolare e tassata. Oggi è esattamente il contrario. Non c’è ragione a che il Governo si opponga e qualora ci fosse, si abbia almeno la responsabilità e l’educazione istituzionale di metterne a conoscenza nonché discuterne con le Associazioni di categoria. Da ultimo si richiama all’attenzione del Ministero la circostanza per cui, ad oggi, non siano stati resi pubblici aggiornamenti in merito all’intesa da sancire in sede di Conferenza Unificata, necessaria al fine di identificare l’ambito territoriale di operatività degli operatori NCC, né vi siano indicazioni univoche relative ai bandi autorizzativi già avviati, o addirittura conclusi, in concomitanza con l’entrata in vigore della legge 12. In conclusione, è convinzione delle Associazioni firmatarie che il Ministero, a 6 mesi dalla entrata in vigore delle nuove disposizioni, debba prendere atto delle criticità che operatori e, soprattutto, utenti, stanno vivendo per via dei danni creati da una norma varata frettolosamente sotto la spinta di un solo attore, nell’ottica di una seria analisi e rivisitazione della stessa. Ci è gradita l’occasione per porgere i nostri più cordiali saluti.

ANITRAV, COMITATO A.I.R., FAI TRASPORTO PERSONE, FAI CONFCOMMERCIO, FEDERNOLEGGIO CONFESERCENTI, FION, UNITI PER L’ITALIA.

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