Palermo beni confiscati alla mafia, urgente intervenire
Il nostro modus operandi è rivolto a tutelare i palermitani che hanno bisogno di una casa e che vedono risorse sprecate ed in abbandono.
Parliamo di parecchi immobili, visibili cliccando, http://www.cittametropolitana.pa.it/provpa/allegati/12029/beni_confiscati_alla_mafia.pdf
Si tratta di via Anselmi, P.pe di Belmonte no 92 Palermo, via Crisafulli no 11 Palermo, piano 7′- 6 immobili siti in via Malaspina n.27, e di grandi spazi come
il Complesso immobiliare sito in via Ugo La Malfa (San Lorenzo) PalermoDecreto del Prefetto di Palermo no 200900624.1/Area I Bis del 14/10/2009- Consegnato all’ Amministrazione il 1 5/02/20 1 1 -Finalità: attività istituzionali e precisamente al fine di utilizzarlo quale sede di istituti scolastici di secondo grado. Vuoto
L’aspetto preoccupante è che ci siano tanti immobili non assegnati da e di questi il caso clamoroso citato: http://www.cittametropolitana.pa.it/pls/provpa/v3_s2ew_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=5476
Avanti: ”Per la prima volta un bene di questa portata viene messo a disposizione della comunita”’. Area da 30mila metri quadri, con due edifici a 9 e 3 piani e una villa monumentale. I lavori per l’adeguamento ammontano a 24 milioni di euro.
Palermo, 20 maggio 2010 – La Provincia acquisisce un complesso immobiliare confiscato alla mafia, destinato a diventare un moderno campus scolastico ad indirizzo turistico-alberghiero. La convenzione con la quale l’immobile viene affidato all’Ente sara’ firmata dal Presidente della Provincia di Palermo, Giovanni Avanti, e dal Ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, il 23 maggio, in concomitanza con l’anniversario della strage di Capaci.
La conversione dell’immobile rientrera’ nel progetto “Più scuola, meno mafia”. Avviato nel 2008 dal Ministero dell’Istruzione, il progetto tende, attraverso la canalizzazione di risorse pubbliche e private, a destinare i beni sottratti alla criminalità a finalità socioculturali, in particolare all’istruzione e alla formazione.
“L’affidamento di questo immobile – sottolinea il Presidente Avanti – segna una tappa importante nella gestione e nell’utilizzo dei beni confiscati: per la prima volta la Provincia potrà mettere a disposizione della collettività un bene di questa portata, sottratto alla criminalità, senza sopportare i costi dei canoni di affitto. La sua trasformazione in campus scolastico dà un valore aggiunto considerevole all’operazione: nei nostri progetti si tratterà di una scuola di moderna concezione dove la didattica si coniuga con gli sbocchi occupazionali di tanti giovani e con la formazione di personale specializzato che possa contribuire allo sviluppo in chiave turistica del territorio. È un obiettivo ambizioso che vogliamo raggiungere grazie anche a formule progettuali e finanziarie innovative. In quest’ottica l’inserimento nel progetto “Più scuola, meno mafia” consentirà di sfruttare sinergie e azioni coordinate”.
Gli spazi sono enormi e possono essere utilizzati per scuole e abitazioni: noi non diamo indirizzi di associazioni specifiche perchè vogliamo essere al di sopra delle parti, ma è indubbio che ci sono tante persone oneste che singolarmente o in gruppo potrebbero partecipare all’assegnazione se ci sono garanzie concrete da parte delle Istituzioni con agevolazioni sui mutui per rendere efficienti gli stabili.
La segnalazione riguarda tutto il patrimonio di beni confiscati che non devono finire in malora: in questo caso non intervenire sarebbe l’ennesimo regalo alla Mafia.
Giuseppe Criseo
Presidente
CASADEGLITALIANI
p.s. per segnalazioni e collaborazione abbiamo un referente locale
Gioacchino Mattiolo, tel. 388 354 5636
gladiatore.j@hotmail.it
www.casadeglitaliani.it
2 pensieri riguardo “CASADEGLITALIANI PROTESTA PER I BENI DELLA MAFIA CONFISCATI E ABBANDONATI”