CASADEGLITALIANI APPOGGIA LE DENUNCE DI FRANCESCO CASCIO SUL QUARTIERE SANT’ANNA DI BUSTO

Adesso basta – spiega Ivan Forestieri, anche lui portavoce del comitato da anni in prima linea sul tema – Adesso basta far decidere ad altri per casa nostra. Se per farci ascoltare serviranno azioni eclatanti siamo pronti: smetteremo di pagare, presenteremo esposti e denunce, andremo sino a Roma se necessario».

Dello stesso tenore Francesco Cascio, da noi ascoltato in mattina e di cui vi proponiamo un video in cui senza tagli ne censure si illustra lo stato delle cose:

un quartiere, Sant’Anna con una serie di problemi di risolvere a cominciare dalla manutenzione del parco, con la recinzione che cade a pezzi, gli alberi a cui non viene fatta la manutenzione e lo spazio per le riunioni chiesto al comune, come anche la possibilità che ci sia il medico di base all’interno della struttura disponibile ed in manutenzione da tempo.

La problematica più importante allo stato attuale è la questione del teleriscaldamento su cui hanno scritto al sindaco e al Responsabile del servizio Aler, senza risposta.

Nella missiva si ricordano gli adempimenti di legge: entro il 31 dicembre 2016 erano obbligatori dispositivi specifici per la termoregolazione e contabilizzazione del calore (ex D.lgs 102/2014) che recepiva la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, entrata in vigore il 19.07.2014.

Nella sostanza si chiede l’installazione di sistemi di regolazione per singolo ambiente o per singola unità immobiliare.

Dopo tanto penare ed un intervento politico ( come se le lettere dei cittadini non valessero nulla) si è avuta la risposta attesa in cui Aler dichiara di essere unica proprietaria della centrale termica.

Non è questione da poco per il risparmio economico ma anche e sopratutto sotto il profilo ecologico a cui il sig. Cascio fa riferimento più volte a difesa delle future generazioni.

Ci sono appartamenti chiusi in cui il riscaldamento è perennemente acceso.

I cittadini vogliono, come è giusto e logico che sia, pagare in base al consumo effettivo dell’energia, comunicando la facoltà di rivalersi sui soggetti, comune ed Aler per eventuali sanzioni, e non vogliono pagare per consumi e manutenzioni che non competono loro.

http://www.greenreport.it/news/economia-ecologica/oms-e-linquinamento-atmosferico-il-maggior-rischio-ambientale-per-la-salute/

PUBBLICATO SU VARESE PRESS GIORNALE ONLINE

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