Ncc, rigettati gli emendamenti proposti dal Comitato AIR. “Il rimpallo di responsabilità tra Toninelli e Rixi è solo una farsa”
Ncc, rigettati gli emendamenti proposti dal Comitato AIR. “Il rimpallo di responsabilità tra Toninelli e Rixi è solo una farsa”
La portavoce Pavoletti “Colpiti lavoratori, famiglie e consumatori”
Roma, 22 maggio 2019 – “Il rimpallo di responsabilità tra il Ministro Toninelli e il Viceministro Rixi è la solita scenetta concertata a fronte di una legge indifendibile che toglie ossigeno a 200.000 posti di lavoro e offende l’economia. Il Comitato AIR ha sostenuto la necessita’ di una sospensione per i prossimi 6 mesi delle sanzioni previste dalla legge 11 febbraio 2019, n.12. Gli emendamenti sono stati presentati dalle opposizioni, che hanno riconosciuto e supportato la necessità di uno slittamento delle sanzioni. Nonostante i numerosi pareri delle autorità, il ricorso di incostituzionalità della Calabria e la ulteriore richiesta di moratoria della Regione Lombardia e le manifestazioni di protesta, né il Governo né la maggioranza parlamentare giallo-verde si sono smentiti nella loro ostinata scelta a difesa del monopolio dei tassisti e a danno dei consumatori e delle aziende Ncc” così Claudia Pavoletti, portavoce del Comitato Air commenta la decisione di dichiarare inammissibili da parte dai presidenti delle commissioni Bilancio e Finanze della Camera gli emendamenti sullo slittamento delle sanzioni nell’ambito del Disegno di Legge Crescita riguardanti le norme sugli Ncc.
“Ci sono evidenti elementi di incostituzionalità – spiega Pavoletti – in quelle norme che il Governo, tramite il ministro Toninelli e il viceministro Rixi hanno scritto sotto dettatura dei tassisti. C’è palese violazione del comparto dei noleggi con conducente a fare impresa e dei diritti dei cittadini a scegliere liberamente a chi far svolgere un servizio di trasporto di persone, nel totale rispetto della loro riservatezza. Anche il Garante della Privacy ha richiamato il Governo al rispetto delle leggi europee e del GDPR, spiegando che la normative è palesemente contraria alla legge sulla privacy. Il fatto di costringere i conducenti a richiedere i dati sensibili dei clienti per riempire il non meglio specificato foglio di servizio, pena sanzioni e sospensione delle licenze, e’ solo uno degli aspetti di necessaria contestazione di una normativa retrograda e illiberale. Il Governo consapevolmente sta creando danni ingenti a migliaia di imprese e lavoratori italiani. Sono partite sanzioni, sequestri a imprese regolarmente abilitate, che niente hanno a che fare con il mondo dell’abusivismo, che, paradossalmente, non viene minimamente danneggiato dalla legge e continua a proliferare. Purtroppo a pagare le conseguenze di tutto ciò, oltre alle imprese da noi rappresentate, che si troveranno costrette a licenziare e chiudere, saranno i cittadini. Già in questi giorni davanti alle principali stazioni e ai principali scali aeroportuali sono visibili code interminabili di passeggeri e turisti, che riportano e commentano amaramente i disservizi creati dalla applicazione delle sanzioni. Nonostante revisione dei turni dei taxi nella Capitale per tamponare la copertura, le attese di ore in fila sono un’ ulteriore gabella alla collettività del monopolio tassista e di un Governo che del cambiamento ha fatto una minaccia” conclude Pavoletti.