Abolire il canone Rai, appello ai parlamentari, prelievo coattivo di ricchezza dal contribuente
Onorevole, quanto pubblicato nel comunicato stampa in allegato è sacrosanto ma aggiungiamo la nostra istanza L’ABOLIZIONE DELLA IMPOSTA SULLA DETENZIONE DI APPARECCHI ATTI O ADATTABILI ALLA RICEZIONE DI RADIOAUDIZIONI TELEVISIVE perché a nostro parere la di RAI di oggi:
- si avvale, tramite la suddetta imposta, in un prelievo coattivo di ricchezza dal contribuente volto a finanziare i servizi pubblici generali, non in modo proporzionale al suo reddito;
- gli introiti che le pervengono dalle pubblicità sono sufficienti a garantirne la gestione;
- non svolge più un servizio pubblico di informazione essendo la vera informazione, quella tecnica dell’Italia che funziona, dei lavori conclusi della migliaia di nostri ricercatori e apprezzati in tutto il mondo, del teatro ormai eliminato dal tempo riservato alle telenovela nostrali e straniere, le informazioni veramente di servizio che si contano sulle dita e per fare un esempio positivo ISORADIO e qualche canale televisivo che però, essendo specifico, non raggiunge la maggior parte degli italiani impedendo così lo sviluppo dei loro interessi;
- è l’antitesi della comunicazione televisiva che fu gestita da Bernabei, che non vedevamo come vecchia e che ora appare come innovativa, progressista visto che nel palinsesto erano presenti l’informazione, l’educazione, lo spettacolo principale serale che iniziava e terminava in orario utile a conciliare il divertimento e il riposo, tribune politiche suddividendo opportunamente i tempi di intervento e dove gli interventi non veniva disturbati e turbati dai partecipanti eccetera;
- è diventata necrofila perché anche un incidente stradale che avviene nell’altro capo del mondo gli viene dato spazio nei telegiornali, dimenticandosi invece delle migliaia di morti e feriti che ogni anno registriamo sulle strade italiane. Necrofila perché i casi di cronaca nera locale sovrastano e imperversano in ogni trasmissione dando spazio ai criminali e dimenticando invece i rischi corsi dalle Forze dell’Ordine per assicurarli alla giustizia. Necrofila perché piena di programmi trash con personaggi fissi e invitati che, con un realismo esasperato e/o da attori, fanno scadere nel tragico, nel grottesco e nel ridicolo situazioni che dovrebbero rimanere nella cronaca locale;
- le pubblicità sono continue, spezzettando in modo micidiale un programma. Non solo, ma quando ci sono le pubblicità il volume si alza da solo. Non solo, se cambi canale, per scansare la pubblicità e vai su una televisione privata, guarda caso, trovi altra pubblicità e questo non deve accadere perché evidenzierebbe che vi è un accordo per far subire al telespettatore una pubblicità;
- è ormai la “copia conforme” delle altri reti private televisive alle quali NON dobbiamo versare alcun obolo;
- ai lettori di questa istanza aggiungere altri punti anche se basterebbero questi a farvi decidere.
- https://www.aduc.it/articolo/rai+sanremo+informazione+canone+come+violato_33948.php