il vicepresidente del Parlamento di Tunisi, Osama Sghaier, in un’intervista a Radio Capital, ha definito “un atteggiamento razzista e vergognoso che mina i rapporti tra Italia e Tunisia”.
Il giovane a cui è stata fatta la domanda si difende, «Non voglio fare dichiarazioni – dice salendo in casa, poco dopo l’ora di pranzo – ho un avvocato: chiedete a lei. Sono appena andato nel suo studio per fare denuncia»
Il padre del ragazzo lavora da Bartolini, l’altro fratello ha avuto precedenti : «Rissa, rapina, ma mai per spaccio – spiega Iaia – adesso ha la sua famiglia, lavora non abita più al Pilastro da due anni e mezzo. Si è messo la testa a posto»
Non si può arrivare a tanto per stare sotto ai riflettori:
“Ci hanno segnalato una cosa sgradevole e volevo che lei la smentisse. Ci hanno detto che da lei parte una parte dello spaccio della droga qua in quartiere”.
E anche la risposta di Salvini sugli spacciatori di droga è qualunquista e generica, e addossa responsabilità che non sono loro alle forze dell’Ordine
“La polizia e i carabinieri lo sanno, ma il problema è che poi li fanno uscire dopo un quarto d’ora”.
Ci vuole rispetto per la privacy e oltretutto il ragazzo potrebbe essere pure minorenne, ma in qualsiasi caso si deve presumere la colpevolezza di una persona fino a che non venga condannata.
Arrabbiatissimo il giovane dichiara a Repubblica: «Mio padre c’è rimasto malissimo – ha ammesso il ragazzo martedì sera, registrato da Fanpage – Io non faccio queste cose. Sono uno studente normalissimo, vado a scuola come tutti gli altri. Salvini non può presentarsi qui e chiedermi se spaccio, è diffamazione».
Un caso che dimostra quanta superficialità e pregiudizi alberghino in certa politica nostrana, un ex ministro degli Interni, avrebbe dovuto accompagnare la signora che gli ha fatto la segnalazione a far denuncia, ma ci si può fidare di una sconosciuta?
Non si ricordano episodi simili nel passato, quando mai Berlinguer o Almirante avrebbero fatto una leggerezza simile, c’era il rispetto, la riflessione, la durezza delle posizioni ma senza andare alla spettacolarizzazione.
Non si gioca con la vita delle persone a fini elettorali.
La responsabilità è personale non di un gruppo che proviene da una nazione, anche perchè noi non è che siamo tutti santi …
Tra l’altro sembrerebbe che il ragazzo sia minorenne e comunque va rispettata la sua privacy visto che era in casa e non si colpevolizza una persona senza che sia stata condannata e Salvini non fa il magistrato.
Il caso ha superato i confini nazionali, e in l’ambasciatore in Tunisia, Moez Sinaoui, ha scritto alla presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati per esprimere la sua “costernazione” .
Risulta pure che l’auto della donna che indicato il campanello a Salvini sia stata presa di mira, oltre ai risvolti internazionali: il vicepresidente del Parlamento di Tunisi, Osama Sghaier, in un’intervista a Radio Capital, ha definito “un atteggiamento razzista e vergognoso che mina i rapporti tra Italia e Tunisia”.
GIUSEPPE CRISEO
PRESIDENTE
CASADEGLITALIANI
Un pensiero riguardo “Ma da quando un politico importante suona i campanelli?”