la soluzione definitiva e per sempre non è facile, proviamo però a dire la nostra.
Chi decide i dirigenti della sanità, della Rai, delle grandi aziende di stato, dei vertici delle municipalizzate, dei comandanti delle forze dell’Ordine?
Tutto o quasi è deciso dalla politica in accordo con i vertici economici privati (per modo di dire) in quanto dietro ci sono gli appalti coi soldi pubblici.
Se tutto viene gestito dalla (mala) politica che si nutre di accordi sotto-banco con la criminalità organizzata, di clientelismo per gli appalti e i posti di lavoro, tanto che in parecchie regioni sia al nord che al sud, non si capisce con precisione dove sia lo stato e dove l’anti-stato che fattura come intere nazioni.
Come siamo arrivati a questo punto? Colpa della classe politica che non ha etica nè capacità di autocontrollo, anzi si mettono nelle liste ai primi posti chi può finanziare il partito senza chiedersi nulla della provenienza del denaro.
Il popolino è affamato e sempre più soggetto alle pressioni della classe politica che offre soldi in cambio di voti, ma anche posti di lavoro, appalti, o tante promesse ed illusioni.
Ed in tempi di crisi, sembra sempre più normale e logico saltare sul carro di chi ha più possibilità di vincere, sperando nella bella vita.
La politica quella vera dovrebbe dare solo e soltanto indirizzi, fare progetti e poi lasciare il campo ai tecnici veri, alle menti, non “agli amici degli amici”.
Mi rendo conto di remare contro-corrente: chi non chiede qualcosa al sindaco o all’assessore? Il cambio di destinazione del proprio terreno, di chiudere un occhio sul garage abusivo, o di costruire interi palazzi facendo passare i terreni che interessano a parcheggi o palazzi?
A noi tutto ciò non interessa, però ci lamentiamo quando si pagano tasse alte e facciamo finta di non sapere che asfaltare le strade in Italia costa molto di più che in altri paesi e l’asfalto dura poco! Ci lamentiamo dei ticket, delle liste d’attesa, della burocrazia inventata a posto per stufare gli imprenditori ed indurli a spingere le pratiche sembra normale; inutile lamentarsi se siamo noi che dobbiamo cambiare e chiedere ciò che ci tocca solo e soltanto quello.
Giuseppe Criseo
Presidente
CASADEGLITALIANI