Stop numero chiuso, medici scontenti

Medici stressati colpa della politica

Medici stressati, utenti infuriati, sanità sempre piu’ a rischio

Che succede?

Presto detto, i medici di base sono costretti a subire la loro parte molto onerosa, della crisi da coronavirus ma non solo.

Il Ministro Speranza e assieme a lui Draghi e compagni di “merende” legiferano in maniera continua senza fermarsi a riflettere donando mancette elettorali e con misure ondivaghe.

I medici sono infuriati e stressati

Quando si abusa di un servizio pubblico, quel servizio smette di funzionare bene e può diventare deficitario, in quanto quel servizio pubblico è sostenuto dal lavoro di donne e uomini, che non sono delle macchine che possono lavorare ininterrottamente per 17-18 ore al giorno.

Comincia così un articolo complesso e pesante a difesa della categoria su Sanitàinformazione.it

Il pericolo del servizio che potrebbe essere sospeso?

Il rischio c’è a giudicare dalle tante perplessità e difficoltà dei medici di base, pochi rispetto agli utenti da assistere.

Frutto delle vecchie logiche che negli anni scorsi, tra numero chiuso e appelli governativi a non iscriversi a medicina e la svolta verso il privato, hanno svuotato e appesantito la figura del medico di base.

Cosa fanno in un giorno?

  Su Sanitainformazione.it, : “oggi ho risposto a circa 100 telefonate, fino a non riuscire più ad elaborare il più elementare ragionamento diagnostico per dare una terapia e ho risposto a circa 80 whatsapp e inserito in una piattaforma regionale circa 20 nominativi, in quanto l’ossessione di certe persone è fare un tampone molecolare gratis.”

E aggiungono poi l’impegno di rispondere a mail e a prescrivere ricette.

Le minacce degli utenti

“E coloro i quali hanno minacciato di “chiamare i carabinieri” perché, secondo loro, gli spetta tutto e subito “per legge”, forse costoro dovrebbero sapere che un medico di famiglia, per tutto ciò che fa, percepisce meno di 3 euro a paziente al mese.”

Se i medici di base lavorassero nel privato?

” con una tariffa minima di 15 euro ad accesso, e 10 euro per consulenza telefonica, messaggistica e per ogni prescrizione dal vivo e via mail, avrei guadagnato circa 2725 €, che a settimana sarebbero 19.075 €, che al mese farebbero circa 76.300 €.”

I pazienti che dicono?

Un paziente, ormai poco paziente minaccia denuncia sul Quotidiano d’Italia coi danni conseguenti:

Io a tutt’ora mi ritrovo senza certificato di malattia con la data del 03.01.22 e 04.01.2022 che devo dare alla mia azienda e inoltre devo rientrare a lavorare domani anche se sto male con influenza perché non ho avuto ne assistenza ne copertura del certificato medico.

Medici stressati e utenti al limite della sopportazione, come mai?

Accendi la tv e tutti o quasi i canali di stato parlando sempre piu’ della pandemia che ci sta distruggendo e non solo dal punto di vista sanitario

E anche a livello psicologico ed economico.

Crisi e stress che spingono a fare i tamponi, e/o a richiedere consulenze ai “medici di famiglia” che stanno “scoppiando”.

I pazienti non trovano risposte e cresce il disagio.

Cosa fare?

POCHE REGOLE LOGICHE E DURATURE DI LUNGA APPLICAZIONE E PER TUTTE LE CATEGORIE.

SU QUESTA STRADA GLI ITALIANI NON REGGONO PIU’: POLIZIOTTI, INFERMIERI, LAVORATORI ESPOSTI AL PUBBLICO, DIPENDENTI SENZA STIPENDIO, AUMENTI INCREDIBILI SENZA RIFORME SERIE.

E’ TROPPO CHIEDERE RISPOSTE A CHI GUADAGNA STIPENDI DA FAVOLA E LAVORA POCHE ORE ALLA SETTIMANA?

GIUSEPPE CRISEO

PRESIDENTE

CASA DEGLI ITALIANI

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